mercoledì 7 settembre 2022

Vittorio Veneto,Borgo del Gusto - L' incontro di lunedì 29 agosto all'Osteria Dante da Buba

 

 


Le giornate di informazione di Borghi d'Europa a Vittorio Veneto,Borgo del Gusto, si sono apertelunedì 29 agosto alla Osteria Dante da Buba.

Il racconto dei Percorsi Internazionali ha toccato La Via dei Norcini ed Eurovinum, Il Paesaggio della vite e del vino.

La Via dei Norcini è un itinerario leggendario per scoprire in oltre sei Paesi Europei, gli artigiani del gusto della salumeria. Pierangelo Canton ha presentato le eccellenze del Salumificio San Giacomo di Vittorio Veneto, proponendo lo schenal e la sopressa col filetto.

“Lo Skenal è una carne salata di suino derivata dal lombo intero che viene trattato esternamente con sale e spezie e quindi leggermente affumicato per favorire la conservazione e stagionato per circa 90 giorni. Presenta una colorazione rosa-brunita e un sapore molto gradevole e aromatizzato. Per ottenere lo Skenal utilizziamo esclusivamente lombi di suino pesante nazionale.”

Il vino col fondo di Casa dei Spada di Guia di Valdobbiadene ha aperto le degustazioni enoiche, proponendo un nettare dal gusto inconfondibile.

Roberto Buba ha interpretato il musetto piemontese, proponendolo con l'erbaluce della Cantina di Caluso.

“Il Cotechino Lenti nasce dalla selezione delle migliori carni, dalla lenta lavorazione dei maestri salumieri che, grazie alla miscela di aromi e sapori, lo rendono prelibato e unico. Un’autentica tradizione tutta da gustare.La cottura è a vapore.”


Tra i vini degustati è impossibile non ricordare i vini marchigiani di Fontezoppa , presentati e raccontati da Luca Spadotto, di All Wine.

Fontezoppa è il nome di un’antica fonte d’acqua che sgorgava laddove oggi si rincorrono i filari delle vigne. Tutto nelle Marche ha un nome, valli, fossati, campi e vicoli; segno del passaggio dell’uomo e di un intenso rapporto con la terra. Proprio dalla terra occorre partire per raccontare la storia delle Cantine Fontezoppa.Una varietà di vitigni consegnata a mani esperte e tecniche antiche incontra qui la generosità del terreno e la bontà dell’aria. Ne risulta un vino dalla forte personalità, prodotto tra colline verdi che guardano ora al mare, ora ai monti.A Civitanova Alta e a Serrapetrona si è trovato il giusto equilibrio tra condizioni climatiche e ricchezza del terreno, è quindi nello spazio compreso tra il Mare Adriatico e i Monti Azzurri che le Cantine Fontezoppa coltivano e maturano i loro vini migliori.

Sangiovese, Merlot, Cabernet, ma anche Maceratino (Ribona), Incrocio Bruni, Pecorino, Passerina sono i vitigni impiantati intorno a Civitanova Alta, sotto l’influsso benefico del mare. “




domenica 21 agosto 2022

Eurovinum - Erminio Campa, il viticoltore " una certezza dell'enologia pugliese"

 



Borghi d'Europa sviluppa all'interno del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico ionica,Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica ),il Percorso Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del Vino.


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa avevano partecipato nel dicembre del 2021 a 'Milano incontra il Primitivo di Manduria', wine tasting organizzato dal Gambero Rosso eConsorzio di Tutela Primivio di Manduria DOP e DOCG, presso l'Osteria del Treno.


In quella occasione alcune aziende avevano colpito l'attenzione dei giornalisti, che hanno così deciso di proporne l'inserimento nel Percorso Internazionale.




ERMINIO CAMPA


"Da oltre tre generazioni, proseguendo la saggia esperienza tramandata da Nonno Francesco e da Papà Angelo, la nostra azienda produce uve provenienti dai vigneti autoctoni di proprietà nel cuore del Salento. L’azienda è insediata nella provincia di Taranto, nel comune di Torricella, zona tipica del Primitivo di Manduria, a circa 3 km dal mar Jonio, in contrada "Li Cameli" e "Li Janni", da cui prendono il nome i nostri migliori vini.


L’azienda ha una superficie complessiva vitata di circa 20 ettari, e produce esclusivamente Primitivo di Manduria. Le vigne, prevalentemente coltivate ad “alberello pugliese”, crescono su terreni medio argillosi e su terreni di "terra rossa", beneficiano del sole e clima mite e ventilato; tali elementi, da soli, già favoriscono la produzione di uve di primissima qualità e di importanti gradazioni.


Oltre alla terra ed al clima, insieme ai miei fratelli Francesco e Valentino, ci occupiamo personalmente della coltivazione dei vigneti che viene eseguita con tecniche moderne, ma con la massima attenzione agli equilibri ecologici e biologici, e con grandissimo rispetto per l’ambiente e per le piante.


Il lavoro in vigna è meticoloso: dopo la accurata fase della potatura, in tempo utile, si procede ad un diradamento dei grappoli ed alla loro esposizione a sole per avere una selezionata produzione massima 50-60 quintali per ettaro.


La raccolta viene fatta a mano, con attenzione e delicatezza, e con una ulteriore meticolosa selezione dei grappoli migliori.


La fermentazione, vinificazione e la maturazione avvengono in serbatoi di acciaio inox, a temperatura termo controllata, l'affinamento avviene in bottiglia per almeno sei mesi. "


Erminio Campa


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno degustato il Prmitivo di Manduria Li Cameli

(selezionato anche dalla Santa Sede per Papa Francesco),100% Primitivo, su terra rossa, allevamento Alberello Pugliese, una resa d'uva di 30/40 q.li per ettaro, con fermentazione con macerazione termo controllata e affinamento in Acciaio inox.

Si capisce perchè Erminio Campa, viticoltore dal 1943, sia considerato una certezza dell'enologia pugliese.


martedì 12 aprile 2022

GRANDILANGHE 2022 ALLE OGR A TORINO PER LA PRIMA VOLTA

 





Una sesta edizione di spessore per ripartire e capire le diverse sfumature di Barolo, Barbaresco e Roero

Milano, 11 Aprile 2022- Dopo lo stop forzato del 2021 dovuto alla pandemia, è finalmente tornata (e in presenza) la prestigiosa rassegna Grandilanghe, giunta alla sesta edizione, che è stata accolta con entusiamo da parte degli operatori horeca, media e da 50 buyers esteri accuratamente selezionati e provenienti da USA, Canada, UK e Scandinavia.

Grandilanghe, promossa come sempre dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani insieme al Consorzio Tutela Roero, ha visto protagoniste ben 226 realtà vitivinicole langarole, per la prima volta a Torino, nell’ottima e spaziosa location degli Spazi Ogr (Officine Grandi Riparazioni).

Un’altra novità di questa sesta edizione è stata di aprire anche ai wine lovers, nella giornata di lunedì 4 Aprile c.m. , in collaborazione con Ais Piemonte.

Borghi d’Europa ha partecipato con piacere a Grandilanghe, cogliendo l’occasione di poter comprendere da vicino le diverse sfumature di Barolo, Barbaresco e Roero e di tutte le denominazioni langarole in generale, al fine di comunicarle poi all’interno delle iniziative del percorso Eurovinum, i Paesaggi della Vite e del Vino.

Per la zona del Roero Docg Borghi d’Europa ha assaggiato come unici bianchi il Roero Arneis Docg 2022 e quello Riserva 2018 di Careglio di Baldissero d’Alb, il Roero Arneis Docg Riserva “Sru” 2019 di Antica Cascina dei Conti di Roero di Vezza d’Alba e ancora la Riserva Docg di Arneis “Sant’Anna” 2019 e lo Spumante Soeli 2018 di Arneis Docg di Cascina Lanzarotti di Monteu Roero.

Poi i rossi: interessanti i Roero Docg 2017 S.S. Trinità e la Riserva Docg 2016 S.S. Trinità Testun di Ridaroca di San Damiano d’Asti (At), il Roero Docg Riserva Canale 2016 dell’Azienda Agricola Pace di Canale (Cn) ed infine, sempre dalla medesima località il Roero Docg Bric Volta 2018 di Malabaila di Canale.

Capitolo Barbaresco Docg: ottime espressioni il Barbaresco Docg Serracapelli 2018 di Cecilia Monte di Neive, poi il Barbaresco Docg Faset Duesoli 2018 e quello 2017 di Piercarlo Culasso, il Barbaresco Docg Fratìn 2017  e la Riserva 2015 Vigna Giaia di Piazzo Comm. Armando di Alba, ed infine il Barbaresco Docg La Fenice 2017 e la Riserva Docg 2007 Piccola Emma di Pier Paolo Grasso di Neive.

Last but not least il Barolo Docg: qui Borghi d’Europa ha molto apprezzato il Barolo Docg Ravera 2017 e il Cannubi Docg 2018 di Rèva di Monforte d’Alba, poi il Barolo Docg 2017 del Comune di Barolo e quello Sarmassa Docg 2016 di Marchesi di Barolo, il Barolo 2017 Docg Bricco San Pietro di Anna Maria Abbona di Dogliani ed infine il Barolo Docg Pichemej 2017 e il Docg Bussia 2017 dell’Agricola Marrone, che ha presentato anche il nuovo e conviviale Langhe Rosato Dolcevita (70% Nebbiolo e 30% Barbera).

Indubbiamente, anche questa sesta edizione di Grandilanghe ha proposto eccellenze di Langhe e Roero, sia per le nuove annate, che per etichette un po’ più evolute, riconfermandosi come uno degli appuntamenti principe per l’enologia del Belpaese.

Evviva!

martedì 29 marzo 2022

La presentazione di Eurosostenibilità a Ogliano - L'intervento di Laura Panizutti e il vino col fondo di Borgo Col

 

Le colline di Conegliano sono diventate un punto di riferimento per i giornalisti e i comunicatori

di Borghi d'Europa.

L'Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) è un'organizzazione internazionale nata nel 2000 e che raccoglie alcuni dei paesi che si affacciano sul mar Adriatico e Ionico. È un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella Euroregione Adriatico Ionica. Il suo segretariato permanente ha sede nella città di Ancona, storico avamposto tra l'Europa occidentale, la Grecia e i Balcani, nella cinquecentesca Cittadella, detta anche Fortezza di Ancona.

Borghi d'Europa promuove il progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura', sotto il Patrocinio della IAI.

Il borgo di Ogliano (Conegliano) era stato inserito da Borghi d'Europa nell'elenco dei beni culturali del 2018,Anno Europeo del Patrimonio Culturale, per il Percorso Internazionale Le Terre di Collina.

Nel 2021 Ogliano è stato inserito nel circuito dei borghi di collina, per poter realizzare scambi culturali finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio.

Così si è pensato di presentare la quarta tappa di Eurosostenibilità, dedicata a quando una attività nel settore finanziario può dirsi ecosostenibile , alla Pizzeria 3 Stelle, con la consulente finanziaria e patrimoniale Laura Panizutti.


" Come al solito – commenta il fotoreporter e giornalista Alberto Paccagnella-, l'iniziativa ha voluto sintonizzarsi sulle frequenze d'onda della buona informazione. Ecco allora che la buona cucina del locale ha accompagnato le note della sostenibilità finanziaria, proponendo, fra l'altro, una riflessione sul prosecco col fondo, degnamente rappresentato dalla azienda agricola Borgo Col di Follina. "


Lo SCARAFA' ,VINO BIANCO FRIZZANTE METODO SUR-LIE, è particolarmente adatto all'abbinamento con la pizza.

" La vendemmia avviene manualmente in

settembre/ottobre con le uve al massimo equilibrio

chimico/organolettico a cui fanno seguito la pressatura soffice e la

decantazione statica del mosto. La sua fermentazione primaria

avviene in recipienti di acciaio a 18/19°C con lieviti selezionati

autoctoni. Il vino nuovo viene mantenuto sulla “feccia nobile” per

mesi, poi reso limpido con dei travasi. Viene imbottigliato solamente

in primavera quando i primi caldi della bella stagione fanno partire la

rifermentazione che avviene in bottiglia a 12/14°C sempre con lieviti

selezionati e dura circa 25/30 giorni. Quando il vino riacquista la sua

naturale limpidezza la rifermentazione è finita, viene lasciato a riposo

in bottiglia per qualche settimana prima della commercializzazione."


domenica 20 marzo 2022

Eurovinum : Viariveundici a Solighetto , la storia e le storie che si rinnovano


Borghi d’Europa sviluppa il Percorso Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del vino :

l’’itinerario intende scoprire i contenuti storici e culturali che si ‘nascondono’ dietro la

produzione del vino.

Viaggi nel paesaggio della vite e del vino, scoprendo itinerari noti ed altri quasi sconosciuti,

tra personaggi protagonisti, con tanti giovani interpreti o tenaci donne del vino, ma

sempre privilegiando la terra ancor prima delle cantine.

In questo percorso i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno incontrato l’azienda agricola Via Rive 11 di Solighetto (Tv).

“ Angelo Lorenzon per tutti “Nono Angeo” giunge a Solighetto nel Dicembre del 1945 con la moglie Ida e i suoi sette figli.Si era appena conclusa la seconda guerra mondiale, c’erano pochi proprietari terrieri e la maggior parte delle famiglie era in regime di mezzadria.

Anche la famiglia Lorenzon si trovava nella medesima situazione, ma con tanta volontà e grande sacrificio da parte di tutti, nel 1957, Angelo acquista poco più di due ettari di terreno e l’immobile dove tutt’ora vi è la sede dell’azienda.”

Così raccontano la storia di famiglia Francesco e Matteo, nipoti di nonno Angeo, dopo che il loro padre,Enrico, ha fatto crescere l’azienda portandola alle dimensioni attuali, limitandosi ad una cura meticolosa in vigneto, per poi cedere le proprie uve alla cantina sociale, non vinificando così direttamente.

Ma la voglia e la passione dei due fratelli porta alla nascita di Viariveundici, azienda che oltre alla coltivazione della vite, inizia a vinificare le proprie uve affidandosi alle mani esperte del proprio enologo.

L’incontro nella sala di degustazione della Cantina,giusto sotto il tetto con le travi in legno in bella vista, è l’occasione per conoscere (come tradizione vuole!), Viariveundici “Col Fondo” Millesimato 2020 Brut Nature metodo ancestrale.

“ A volte per fare un passo avanti dobbiamo farne uno indietro”, ci suggeriscono Francesco e Matteo.

Il legame profondo con i clienti, con i quali esiste uno speciale rapporto, fatto di dialogo e ,perchè no, di amicizia.

“ Tutto questo è possibile perchè è la passione che ci spinge, e non l’attaccamento al soldo. E poi

questo nostro splendido territorio è patrimonio dell’umanità!! Un impegno ancora più grande per noi, che da generazioni con passione coltiviamo queste terre, giorno dopo giorno con cura ed attenzione siamo riusciti ad arrivare a questo riconoscimento, le nostre colline sembrano ricamate a mano, o meglio sono ricamate a mano! Passione e sudore, testa e mani, fatica e soddisfazione! “

Li ascoltiamo con rispetto, come si deve a chi sa collegare le parole con il cuore.

Il viaggio di Borghi d’Europa con Viariveundici sarà di certo affascinante !

lunedì 14 febbraio 2022

Eurovinum : RIBOLLA GIALLA BRUT MILLESIMATO DOC FRIULI DI ALBINO ARMANI

 

Valorizzazione dell’autoctono, terroir e metodo classico: una straordinaria interpretazione della varietà che ha segnato la tradizione vinicola del Friuli Venezia Giulia
 
Autoctono friulano per eccellenza, la Ribolla Gialla viene citata per la prima volta in un atto di vendita del 1299 firmato dal notaio Emanno di Gemona. È ufficialmente dal Medioevo, quindi, che questo vitigno accompagna la storia del Friuli Venezia Giulia e il suo futuro sarà sempre più florido se si sceglierà di valorizzarlo con il giusto percorso identitario.

Albino Armani è trentino, dagli anni novanta viticoltore friulano acquisito, innamorato di questa terra “unica e affascinante, da conoscere e in cui farmi riconoscere ogni giorno”. La Grande Bellezza del vigneto friulano consiste nella sua straordinaria diversità: dal terreno, al microclima, all’interpretazione umana, la Regione è un caleidoscopio di anime ed espressioni. Non è un caso che Armani abbia scelto di produrre la Ribolla Gialla nell’Alta Grave Friulana. Dalla Vallagarina - dove da sempre l’Azienda è impegnata nel recupero dell’antico patrimonio ampelografico locale, come il Foja Tonda e la Nera dei Baisi - e dal Monte Baldo, il produttore porta a Lestans, poco sopra Sequals (PN), un bagaglio culturale unico, specchio della propria filosofia aziendale, che parla di valorizzazione delle varietà autoctone e di metodo champenoise.

Un binomio vincente se applicato in particolare alla Ribolla Gialla, varietà che nella visione aziendale diventa bandiera dell’eccezionale vocazionalità dell’Alta Grave Friulana per la produzione spumantistica. La Ribolla Gialla Brut Millesimato DOC Friuli di Armani – ora in commercio con l’annata 2016 (tiraggio 2018) – incontra qui l’arte della rifermentazione in bottiglia – “l’unica a mio avviso in grado di veicolare la reale identità del territorio” dice Albino Armani – con una sosta sui lieviti di 24 mesi e minimo 9 mesi di affinamento in bottiglia. I circa 2 ha di vigneto si trovano a Lestans, sulle rive dei torrenti in cui scorrono frammenti di roccia strappati alla montagna e trasformati lentamente in sassi bianchi e tondi: i claps in lingua friulana. Siamo precisamente nel paesaggio dei Magredi. Qui troviamo terreni ghiaiosi che si prestano perfettamente alla produzione di spumanti complessi ed eleganti, aiutati dalla vendemmia manuale precoce per preservare l’acidità e l’integrità del grappolo e da rese volutamente basse.

Non è solo una questione di terreno. “Per valutare un prodotto è fondamentale prendere in esame soprattutto il microclima, che, a parità di suoli, fa la totale differenza. Qui a Lestans troviamo delle condizioni quasi estreme, al limite della viticoltura, simili se vogliamo a quelle della Champagne: ci troviamo a nord, sotto le montagne (le Alpi Carniche) che offrono alla viticoltura un clima prealpino ideale per la coltivazione di vitigni da base spumante. La Ribolla Gialla è un’uva di netta personalità, che, se trattata con competenza, si presta perfettamente alla spumantizzazione attraverso il metodo classico, dove riesce ad esprimere tutto il suo potenziale. In un contesto che privilegia quasi completamente la lavorazione della varietà con il più semplice e meno costoso metodo Martinotti, Armani ha saputo affrontare il rischio e vincere una grande sfida”, spiega Walter Filiputti, nome di punta dell’enologia friulana, docente, giornalista e autore di numerose opere, nonché consulente dell’azienda Albino Armani.


Note di degustazione
Uno spumante dal perlage fine e persistente, che unisce la raffinata mineralità del terroir dell’Alta Grave con la fragranza floreale ed agrumata impreziosita dalla lunga sosta sui lieviti. Al palato freschezza e sapidità sono ben bilanciate, il sorso ampio e il finale lungo e asciutto invitano a versare un secondo bicchiere. Piacevole come aperitivo, si abbina facilmente alla cucina vegetariana, carni bianche e piatti di pesce più o meno elaborati. Ottimo con il Prosciutto di San Daniele, eccellenza gastronomica della tradizione friulana. Tra le cucine internazionali, si accompagna molto bene con il sushi.
Per ulteriori informazioni su Albino Armani visita il sito www.albinoarmani.com



giovedì 20 gennaio 2022

VINO E DINTORNI: LE NUOVE PROSPETTIVE D’INIZIO 2022 DELL’AGRICOLA MARRONE DI LA MORRA

 





Borghi d’Europa è tornata nelle Langhe per un’ottima degustazione dei vini dell’Agricola Marrone

 

Milano, 19 Gennnaio 2022- Comunicare in maniera corretta le eccellenze di una florida zona come le Langhe è importante per Borghi d’Europa, che infatti è tornata a La Morra, nel cuore del Barolo Docg ,per una nuova entusiasmante degustazione dei vini dell’Agricola Marrone.

E’ stato anche un momento per fare quattro chiacchiere con Denise Marrone, una delle numi tutelari dell’Azienda di famiglia, riguardo al momento attuale e alle nuove prospettive per questo inizio 2022, alla luce dei rinvii di alcuni momenti fieristici importanti come Grandilanghe, per il peggioramento della situazione pandemica.

Denise Marrone è stata molto chiara, ribadendo come dopo un 2020 disastroso, l’annata 2021 ha dato dei riscontri assolutamente positivi, visto che hanno imbottigliato piano piano, per arrivare poi a vendere molto in Italia e nell’Europa del Nord (Paesi come Svezia, Norvegia, Belgio ed Olanda), nonostante un leggero calo in Germania e Svizzera.

La 2021 è stata un’annata molto calda, che nei vini si è tradotta in una perdita di cromaticità e un incremento di acidità: è stato infatti fatto un grande lavoro in vigna sulle piante per trovare acqua e freschezza, visto il molto caldo.

Un punto di forza della Cantina Marrone è la bella struttura con cucina, che offre la possibilità di mangiare piatti del territorio abbinati ai grandi vini:proprio per questo puntano molto di più sull’accoglienza di vari gruppi di turisti e winelovers esperti alzando il target di qualità, non potendo momentaneamente presenziare ad eventi del settore.

La degustazione questa volta ha visto i giornalisti di Borghi d’Europa assaggiare in ordine:

-        Langhe Doc Favorita 2020: ottimo starter, fresco e beverino.

-        Langhe Doc Arneis 2020: bianco fermo più strutturato, con una bell’intensità, riscontrabile sia al naso che al palato

-        Dolcetto d’Alba Doc 2020: rosso dal colore rubino scarico con riflessi violacei e una bella beva, ideale da tutto pasto quotidiano

-        Langhe Nebbiolo Doc 2019: Nebbiolo giovane con un raffinato bouquet di frutti rossi e spezie in evoluzione, al palato elegante e con buona struttura, perfetto con primi piatti con ragù di carne.

-        Barolo Docg Bussia 2016: uno dei due Cru di Marrone, rosso importante, morbido e complesso che si combina bene con diversi piatti e ottimo anche da meditazione.

Grandi vini, degni rappresentanti di un terroir altamente qualitativo: in alto i calici!